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vedi ecco Marino
la Sagra c'č dell'Uva
fontane che danno vino
quant'abbondanza c'č! ŧ
(Franco Silvestri, 'Na gita a li Castelli (Nannė),
1926.)
La Sagra dell'Uva di Marino ('a Sagra per antonomasia in
dialetto marinese) č una nota festa tradizionale di Marino, cittadina in
provincia di Roma, che ricorre ogni prima domenica di ottobre.
La Sagra dell'Uva di Marino č una delle pių antiche ricorrenze del genere che
continuano ad essere celebrate: fu istituita infatti nel 1925 per iniziativa del
poeta Leone Ciprelli e da allora č stata organizzata puntualmente ogni anno.
La domenica č il fulcro e la ragion d'essere della Sagra dell'Uva di Marino.
Vi si concentrano tutti gli eventi pių importanti ed attesi, dalla processione
religiosa alla supplica alla Madonna di Pompei, dal corteo storico in costume
alla sfilata dei carri allegorici e al "miracolo delle fontane che danno
vino".
La sfilata dei carri allegorici č l'evento coerografico che fino
all'invenzione del corteo storico raccoglieva tutti gli entusiasmi degli
organizzatori e dei visitatori.
Il "miracolo delle fontane che danno vino" e' l'evento fondamentale della
sagra dell'uva. La sagra e' tra le piu' famose d'Italia ed attira turisti
provenienti da ogni parte.
La fontana dei Quattro Mori addobbataprima del "miracolo" del 2007.
Per conoscere il programma aggiornato ogni anno:
Comune Marino.
Esempio di programma che si tiene ogni anno (di domenica):
ore 10.00
Palazzo Colonna - Sede Pro Loco Marino.Visite Guidate alla Bottega del Bottaio e
alle grotte di Palazzo Colonna
ore 10.30 Solenne Processione Storica con la statua della Madonna del SS.
Rosario e la partecipazione delle Confraternite
ore 12.00 Piazza San Barnaba. Supplica alla Vergine del SS. Rosario con
offerta e benedizione delluva
ore 15.30 Rievocazione del Corteo Storico: RITORNO DI MARCANTONIO COLONNA
DALLA BATTAGLIA DI LEPANTO DEL 1571
ore 17.30 MIRACOLO DELLE FONTANE CHE DANNO VINO
ore 18.00 Centro Storico Sfilata di carri agricoli e carretti a vino
ore 19.00 Piazza San Barnaba Giochi popolari
ore 19.30 Eventi Serali
Testo della canzone diventata inno dei Castelli:
Guarda che sole ch'č sortito, Nannė
che profumo de viole, de garofoli e panzč,
com'č tutto 'n paradiso, li Castelli so' cosė.
Guarda Frascati ch'č tutto un soriso,
'na delizia, 'n'amore, 'na bellezza da incantā.
Lo vedi, ecco Marino,
la sagra c'č dell'uva,
fontane che danno vino,
quant'abbondanza c'č;
appresso vič Genzano
co'r pittoresco Arbano;
su viette a divertė,
Nannė, Nannė.
Lā c'č l'Ariccia, pių gių c'č Castello
ch'č davvero 'n gioiello co' quer lago da incantā;
e de fragole 'n profumo solo a Nemi poi sentė:
sotto quer lago un mistero ce sta,
de Tibberio le navi so' l'antica civirtā.
So mejo de lo sciampagna
li vini de 'ste vigne
ce fanno la cuccagna
dar tempo de Noč;
li prati a tutto spiano
so' frutte vign'e grano:
s'annamo a mette lė,
Nannė, Nannė.
E' sera, e giā le stelle
ce fanno 'n manto d'oro,
e le velletranelle se mettono a cantā;
se sente 'no stornello
risponne un ritornello:
che coro, vič' a sentė,
Nannė, Nannė,
che coro, vič' a sentė,
Nannė, Nannė.