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Per i consumatori europei e' di grande impatto la diversificazione delle taglie. Alla taglia italiana 42 corrispondono la 10 del Regno Unito, la 34 della Germania e la 38 di Francia, Spagna e Belgio. Per quanto riguarda le scarpe, invece, la contrapposizione è tra il solo Regno Unito e l'Europa tutta: ad un 43 da uomo nella Ue corrisponde un 10 e 1/2 britannico, mentre a un 38 da donna gli inglesi contrappongono il loro 4 e 1/2. Sul fronte delle taglie, pero', Bruxelles si sta muovendo da tempo e la loro standardizzazione sembra ormai in fase conclusiva. Dovrebbe, infatti, essere approvata a breve una norma che definisce il sistema di codificazione unico per le taglie europee, identificato con la sigla EN 13402. Si tratta di un provvedimento in quattro punti, tre dei quali gia' recepiti dai vari enti nazionali di normazione. Il quarto e più significativo contiene una novita' clamorosa e al contempo banale: la corrispondenza tra un capo d'abbigliamento e la conformazione fisica dell'acquirente. Le nuove generazioni, piu' alte e pesanti di quelle precedenti e i cambiamenti antropometrici registrati negli ultimi decenni hanno reso necessaria una nuova classificazione delle taglie. Andranno in pensione gli attuali numeri e le indicazioni forzatamente generiche (Small, Large, XL e XXL), per lasciare spazio a un codice che riporti la misura espressa in centimetri di torace o fianchi, quindi il giro vita in lettera ed infine l'altezza sempre in lettera. Stop al modello anoressico, addio alla taglia 42, la misura più desiderata dalle italiane perché sinonimo di perfezione. Si potrà finalmente scegliere un capo d'abbigliamento meno collegato allo status symbol della taglia perfetta, ma in base alle proprie misure effettive. Una rivoluzione copernicana che libererà le donne, e le teenager in particolare, dall'obbligo di essere il più aderenti possibile a un'immagine spesso impossibile da raggiungere.

Norme in definizione presso la UE:

Per l'unificazione delle norme si parte dalle misure degli abiti. Non si tratta di una semplice standardizzazione delle taglie europee, ma di una vera rivoluzione che tiene conto dei cambiamenti antropometrici avvenuti negli ultimi trent'anni fra gli abitanti del Vecchio Continente. La norma che darà vita all'unione europea delle taglie è la EN 13402; si articola in quattro punti ed è in rampa di lancio per il varo definitivo.

UNI EN 13402-1
Il primo punto fa riferimento ai principi generali e alle procedure di misurazione del corpo umano. Dovrebbe permettere al consumatore di identificare l'abito da acquistare grazie a taglie di abbigliamento uguali in tutti i Paesi dell'Unione.

UNI EN 13402-2
Definisce le misure primarie da indicare sull'etichetta dell'indumento e, facoltativamente, quelle secondarie per la determinazione del capo d'abbigliamento.

UNI EN 13402-3
Relativa alle misure antropometriche.

PR EN 134024
Riguarda la definizione di un sistema europeo di codificazione delle taglie di abbigliamento più semplice e comprensibile per tutti i consumatori.

 
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