Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Admin (del 08/12/2012 @ 12:02:51, in Economia, linkato 1496 volte)
Che l'IMU sia un tassa ingiusta, specie se riferita alla prima casa penso lo sappiano tutti. Quante volte dobbiamo pagare per la prima casa ? Lavoriamo una vita per mettere da parte un po' di soldi, con sacrifici immani e continue rinunce. Riusciamo ad accumulare un po' di soldi, uniti a quelli lasciati in eredità dai genitori riusciamo a dare l'anticipo per l'acquisto della nostra prima casa; il resto in "comode" rate per 30 anni attraverso un mutuo. Facendo due conti i soldi che abbiamo accumulato noi o i nostri genitori sono stati gia' tassati quasi al 40% e per il mutuo spenderemo un altro salasso di interessi difficile al momento da valorizzare, ma parliamo di migliaia di euro. Non basta perche' se compri una casa hai un possesso, un reddito passivo, ma un reddito per cui ogni anno ti tassano sulla dichiarazione dei redditi seppur tu in quella casa ci abiti e di fatto non hai nessun guadagno, anzi un minimo di manutenzione la dovrai fare prima o poi. Non finisce qui Monti si e' inventata l'IMU.. un'altra inposta aggiunta sulla casa. Insomma tasse su tasse su tasse ancora. Oltre tutto questo paradossali le situazioni e le iniquità sulla tassa; per esempio un genitore che decide di intestare casa propria e quella che ha comprato al figlio entrambe al figlio sposato con due nuclei famigliari quindi completamente distinti si vede (a differenza dell'ICI) conteggiare una delle due case come seconda casa; non conta che in una ci dimori e risieda il padre e nell'altra la famiglia del figlio, essendo entrambe intestate al figlio una delle due vale come seconda casa raddoppiando, quasi triplicando l'imposta. Al contrario due "furboni" coniugi che hanno intestato separatamente le loro due case, intestando una al marito, l'altra alla moglie ma comunque essendo felicemente sposati pagano entrambe le case come prima casa !
Grande economia italiana ! Complimenti !
Di Admin (del 30/05/2012 @ 14:46:18, in Economia, linkato 1699 volte)
All'inizio non ci volevo credere... il costo dei certificati passato da pochi centesimi a 15 euro.
Forse sono voci mi sono detto. Ma il sito del comune di Roma parla chiaro:
http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=mun_xix_cari.wp
"Si ricorda che , dal 1° Gennaio 2012, con l’entrata in vigore della Legge 12 Novembre 2011 n. 183, i certificati destinati ai privati possono essere rilasciati esclusivamente in bollo da € 14,62, più € 0,52 di diritti di segreteria. "
Da non crederci, eppure e' realta'.. e pensare che a volte sono gli stessi enti a chiedere i certificati stessi... ma la prossima volta gli potremo rispondere "per quindici euro, considerando che c'e' internet ed avete le attrezzature telematiche, fatevelo voi! " ?
Ormai si sente proprio odore di pollo bruciato...
Di Admin (del 27/02/2012 @ 06:45:26, in Economia, linkato 1420 volte)
I lavoratori italiani guadagnano in media la meta' di quelli tedeschi (dati Eurostat, riferiti al 2009); l'Italia fanalino di coda in Europa per le retribuzioni lorde annue. Un italiano in media quadagna la metà di quanto si guadagna in Lussemburgo, Olanda o Germania che sono i paesi ai primi posti della classifica. Si guadagna comunque meno di chi lavora in Irlanda, Grecia, Spagna e Cipro. Buste paga piu' leggere di quelle italiane solo per maltesi, sloveni, portoghesi e slovacchi. Anche la crescita nel nostro paese e' al minimo. In quattro anni il rialzo e' stato del 3,3% contro il +29,4% della Spagna e il +22% del Portogallo. Non pensiamo pero' che i Paesi che partivano da livelli gia' alti invece abbiano incrementato di poco, anzi hanno registrato crescite rilevanti: Lussemburgo (+16,1%), Olanda (+14,7%), Belgio (+11%), Francia (+10%) e Germania (+6,2%). I nostri politici parlano di aumentare la produttivita' e costi comparativamente troppo alti. Sempre in questi giorni la discussione sulla " flessibilita' " con eventuali modifiche all'art. 18.
Forse a volte non ci si rende effettivamente conto dell'attuale situazione in Italia dove il precariato e' il male per eccellenza; non si investe piu', troppe tasse, troppi soldi. Del futuro non c'e' piu' nessuna certezza, non e' possibile investire in qualcosa o accollarsi il costo di un mutuo. Mi chiedo: ma le banche ce lo concederanno ancora un finanziamento ? Con quali assicurazioni ? Come puo' una coppia giovane comprare casa ? I salari non permettono un risparmio concreto e seppur avessimo messo da parte qualche risparmio, quale banca ci concedera' un mutuo senza garanzie certe ? Ma a parte la casa anche il consumo sta calando e calera' drasticamente, gli italiani non possono piu' permettersi di spendere tanto ! Come puo' crescere l'economia ? La benzina sta per raggiungere i 2 euro al litro ergo a breve aumentera' di nuovo tutto.
Giovani scappate !
Di Admin (del 22/04/2011 @ 15:19:52, in Economia, linkato 1446 volte)
In tempo di crisi ma non solo e' necessario ridurre gli sprechi e pensare all'ambiente che ci circonda e al nostro futuro su questo pianeta sempre piu' inquinato.
Ecco che a darci buoni consigli ci pensa il sito
http://www.nonsprecare.it
Di Admin (del 22/02/2011 @ 06:17:31, in Economia, linkato 2521 volte)
Poltrone o sofa' ? Beato chi so o fa ! Recita piu' o meno cosi' una nota e simpatica pubblicita'. E sembra che questi giorni siano pieni di offerte ! Alcune arrivano da Chateau d'Ax con sconti fino al 50%. Per verificare le offerte e la loro validita' potete andare sul sito ufficiale www.chateau-dax.it. Ma anche PoltroneeSofa' attua un doppio sconto ed ha a disposizione una serie di modelli molto belli (a me piace il dragoncello) tutti visionabili dal sito www.poltronesofa.com ! Insomma le possibilita' di sconto sono tante e speriamo vengano tutte incontro alle nostre tasche un po' tartassate da questa prolungata crisi.
Di Admin (del 23/12/2010 @ 07:52:41, in Economia, linkato 1979 volte)
Ogni tanto sento parole come queste ma poi pochi hanno il coraggio di farlo. Ma non basta solo il coraggio perchè a volte si parte impreparati e si rischia di rimanere a bocca asciutta.
Per evitare situazioni cosi' spiacevoli corrono in aiuto due siti dove si possono leggere le storie di persone che hanno tentato la fortuna:
MolloTutto.com
Voglioviverecosi.com.
Di Admin (del 19/09/2010 @ 12:54:19, in Economia, linkato 1665 volte)
Di Admin (del 11/08/2010 @ 21:55:37, in Economia, linkato 1556 volte)
Dalla rivista "Acqua & Sapone" leggo che in Inghilterra stanno dando un taglio alla spesa pubblica dando il buon esempio ed iniziando dalle auto blu.. per ministri e sottosegretari quando possibile ci saranno i piedi e l'autobus.. un esempio degno di un paese civile.. ma poi continuo a leggere e noto questi numeri.. in Inghilterra auto blu 55.000 e in Italia, invece, 629.120 ovvero circa 10 volte in piu'...
a proposito.. sono in aumento in Italia...
Di Admin (del 27/04/2010 @ 23:16:20, in Economia, linkato 3441 volte)
Il vitto e l'alloggio fanno parte della retribuzione mensile.
Normalmente non vengono espressi in valore monetario e sommati alla paga mensile, poiché il lavoratore durante la prestazione lavorativa ne usufruisce in natura.
Tali valori convenzionali sono utili per il calcolo della retribuzione mensile convenzionale, per il calcolo delle ferie, 13^mensilità e TFR, nonché ai fini della determinazione dell’importo del contributo INPS da versare.
Di Admin (del 27/04/2010 @ 22:17:56, in Economia, linkato 3417 volte)
Indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore domestico ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi (dal lunedì al sabato, escluse le domeniche e le festività infrasettimanali), da fruire preferibilmente, tenendo conto delle esigenze del datore di lavoro, nel periodo giugno-settembre. Durante il periodo di ferie al lavoratore spetta, per ogni giornata, un ventiseiesimo della retribuzione mensile, comprensiva della eventuale indennità sostitutiva per il vitto e per l’alloggio. In caso di retribuzione oraria occorre prendere a riferimento il numero di ore effettuate nel mese precedente e dividerle per 26, ottenendo così il numero di ore equivalente ad un giorno di ferie.
Le ferie potranno essere frazionate in non più di due periodi all’anno, purché concordati tra le parti.
Durante il periodo di ferie, il lavoratore ha diritto, per ogni giornata, ad 1/26 della retribuzione mensile, comprensiva della eventuale quota sostitutiva per vitto e alloggio.
In caso di licenziamento o dimissioni spetteranno al lavoratore tanti dodicesimi dei periodi di ferie quanti sono i mesi di effettivo lavoro prestato.
Nel caso di lavoratore di cittadinanza non italiana cha abbia la necessità di godere di un periodo di ferie più lungo, al fine di utilizzarlo per un rimpatrio non definitivo, su sua richiesta e con l’accordo del datore di lavoro, è possibile l’accumulo delle ferie nell’arco massimo di un biennio.
Esempio:
Per un lavoratore che effettua un orario di 12 ore settimanali e che nel mese immediatamente precedente alle ferie ha lavorato in totale 52 ore (considerando un mese composto da quattro settimane e due giorni), il numero di ore equivalente per ogni giorno di ferie si ottiene dividendo il numero delle ore lavorate (52) per 26, cioè 2: considerando una retribuzione oraria di 8,66 €, possiamo calcolare che ogni giorno di ferie deve essere retribuito con 8,66 € x 2 = 17,32 €.
Il datore di lavoro e' tenuto al versamento dei contributi anche durante le ferie, con le solite modalita'. Al lavoratore che non ha raggiunto un anno di servizio spettano tanti dodicesimi del periodo di ferie quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato (si considera mese intero la frazione pari o superiore a 15 giorni di calendario). Le ferie non possono essere concesse durante il periodo di preavviso di licenziamento ne' durante il periodo di malattia o infortunio. Per calcolare le ferie, le frazioni di anno si calcolano in dodicesimi e si arrotondano sempre per eccesso.
Il periodo di ferie non matura durante il periodo di prova.
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